Approfondimento

LIMITI, ACCOGLIENZA, PROMOZIONE... i principali elementi della RELAZIONE educativa = i pricipali compiti dei genitori





Come si fa a sapere COME accompagnare e sostenere in modo corretto il percorso di crescita di un figlio? Quali sono gli elementi che compongono la RELAZIONE e come fare ad avere dei riferimenti, da genitori, che aiutino concretamente a stabilire se stiamo agendo il nostro ruolo in modo completo?

Torniamo a farci aiutare dall'immagine del FIUME e ne facciamo una sezione in un punto qualunque del suo percorso.

Anche se con caratteristiche assolutamente differenti in un momento o nell'altro, possiamo riconoscere TRE elementi che sono sempre presenti nella vita del fiume e che, nella metafora, ci possono essere utili a capire in sintesi quali sono i bisogni educativi fondamentali da garantire a nostro figlio che cresce.


1) IL LIMITE: che corrisponde agli argini del fiume, che cambiano la loro forma, misura, consistenza... proprio come devono cambiare i limiti (=le regole, il "si" e il "no") nella loro forma, misura e consistenza, al variare delle stagione e delle esperienze che il nostro bambino/fiume si trova ad attraversare...

La funzione del LIMITE è quella di PROTEGGERE e CONTENERE, proteggere dalle minacce esterne e interne (ambiente ostile, difficoltà, paure eccessive, senso di onnipotenza...) e contenere/significare le emozioni, i pensieri e le esperienze che si incontrano.


2) L'ACCOGLIENZA: che è il letto del fiume, senza il quale il fiume non esisterebbe (sarebbe forse una palude ?) ovvero un posto dove stare, nella relazione. Dove cioè si abbia la certezza di poter rimanere o tornare (se per esempio attraverso una TRASGRESSIONE si dovesse uscire dagli argini). In questo posto il soggetto che cresce deve poter trovare appunto ACCOGLIENZA, ASCOLTO e NON_GIUDIZIO.


3) PROMOZIONE: che è la direzione (o la pendenza) che prende il fiume. Nell'immagine è rappresentata dalla freccia, che indica una direzione, quella che l'acqua sta percorrendo e rappresenta il sostegno, l'incoraggiamento continuo, la fiducia... che sia i bambini che i ragazzi (anche i più sfrontati) hanno sempre bisogno di sentire dalle figure maggiormente in relazione con loro.


Dosare in modo efficace ed equilibrato questi tre elementi, secondo questo modello relazionale, è in fondo ciò che corrisponde all'EDUCARE, cioè accompagnare percorsi di crescita in modo consapevole, cercando le risposte più efficaci in ogni situazione.

12 commenti:

  1. direi interessante e utile per chi ha la possibilità di destreggiarsi con il pc.
    Questo blog è nato da una montagna,occorre incanalarlo con le giuste informazioni e aiuti possibili per dare accesso a più persone interessate.

    pezvan

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  2. Ciao pezvan, benvenuto nel blog... per ora stiamo sperimentando i primi passi, ma abbiamo la possibilità di divulgare l'iniziativa in tutti gli incontri per genitori organizzati dall'Associaz. L'Albero in Varese e Provincia. In questo modo il blog può essere più partecipato e aggiungersi a iniziative non-virtuali...
    Ieri sera lo abbiamo presentato ad un piccolo gruppo e adesso aspettiamo qualche commento che faccia partire il tutto... A presto!
    Luca

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  3. Carissimi Luca e Giacomo vorrei farvi i migliori auguri per il neonato blog. Vi seguirò con interesse.
    K presto
    Katia

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  4. Auguri a questo blog che offrirà sicuramente
    spunti interessanti di discussione e riflessione.Colgo l'occasione per ringraziare
    Luca che con la consueta disponibilità e professionalità ha tenuto il corso per genitori terminato martedì scorso alla scuola
    Marconi.Ciao e a presto.Tiziano

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  5. QUESTA SERA , PUR ESSENDO INTERESSATO ALL'INCONTRO DI CUVEGLIO "Aiutarsi con le relazioni" NON POTRO' ESSERCI.E' POSSIBILE CARO LUCA ,IN QUESTO BLOG INSERIRE I PUNTI
    TRATTATI ED EVENTUALI OSSERVAZIONI DEI PRESENTI,DI MODO CHE, IN FORMA INDIRETTA POSSIAMO INTERAGIRE E CONTINUARE L'INCONTRO
    AL BLOG.
    PEZVAN

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  6. Certamente è possibile!
    Domani "posterò" qualche appunto sulla serata e sugli interventi più interessanti.

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  7. Accompagnare,seguire,star vicini,mi ricorda l'angelo custode ,una figura importante per crescere,un'adulto o genitore ,senza pressione ,con prossimità.
    E la TV? (ammaestrarla)

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  8. La TV è un bel problema!
    Io penso che è uno strumento e come tale di per sè nè buono nè cattivo: dipende da come viene usato... Certo che per la maggior parte dei programmi è uno struemnto niente affatto educativo, ma anzi passivizzante.
    Allora ritengo necessari dei limiti al suo utilizzo e quindi la gestione da parte dei genitori dei tempi e dei contenuti. Non censura, ma piuttosto scelte da significare ai ragazzi e commenti da condividere...

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  9. Scuola - In arrivo in tutta la provincia corsi per genitori, insegnanti e direttori scolastici. Per combattere la criminalità minorile
    Il bullismo? Un gioco che durerà poco


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    Frequentare la scuola nei primi anni di vita è un’esperienza fondamentale, che consente non solo di acquisire una serie di nozioni necessarie per lo sviluppo, ma anche di apprendere le modalità per relazionarsi correttamente con le altre persone.

    Destano quindi particolare allarme i dati che segnalano come siano in crescita i fenomeni di bullismo, già a partire dalle scuole primarie e secondarie di primo grado.

    Gli effetti negativi a breve, ma anche a lungo termine, di queste esperienze rendono necessari degli interventi che contrastino queste situazioni di disagio, facendo leva su un intervento sistematico degli adulti che rivestono un ruolo educativo, sia all’interno della scuola che in famiglia.

    Da questi presupposti è nato il progetto “Quando il gioco dura poco… Prevenire ed intervenire” promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Varese e dall’Ufficio Scolastico Provinciale, in collaborazione con Ipse - Istituto Psicologico Europeo. «Si tratta di un percorso condiviso con l’Ufficio Scolastico provinciale e che coinvolge, oltre agli alunni, anche professori e genitori – ha spiegato l’Assessore alle Politiche Sociali Christian Campiotti – Da questa iniziativa inoltre nascerà anche un Osservatori Bullismo finalizzato a monitorare in maniera costante la situazione».

    Il progetto prevede una serie di azioni rivolte a dirigenti scolastici, docenti e genitori di ragazzi e ragazze che frequentano le scuole secondarie di primo grado (ex scuole medie) della provincia.
    L’obiettivo è fornire una “mappa concettuale” del fenomeno dell’aggressività tra pari, basata sulle più recenti ricerche scientifiche e potenziare le competenze personali utili a riconoscere e gestire le situazioni di prepotenza e di “disagio” all’interno della scuola, per sviluppare una piena consapevolezza del problema negli adulti con un ruolo educativo-formativo e motivarli a condividere e a sviluppare nel tempo efficaci strategie di intervento.

    «Anche se il fenomeno si è ridotto rispetto a qualche anno fa è bene non abbassare la guardia – ha dichiarato il Vicepresidente della Provincia di Varese Gianfranco Bottini – L’iniziativa infatti dimostra grande attenzione e sensibilità verso una problematica che, seppur meno preoccupante, va comunque affrontata e risolta».

    Il primo appuntamento è fissato per mercoledì 21 gennaio, data in cui è prevista un’intera giornata dedicata al tema che si terrà a Varese in Villa Recalcati.

    Nella mattina è previsto un seminario rivolto a dirigenti scolastici, docenti e operatori dei servizi sociali ed educativi dei Comuni, in cui esperti di Ipse e del settore illustreranno il fenomeno e gli interventi che possono essere attivati da scuola e famiglia. Verranno inoltre presentate in sintesi tutte le azioni previste dal progetto “Quando il gioco dura poco… Prevenire ed intervenire”.

    Il pomeriggio gli esperti saranno a disposizione dei docenti per approfondire specifiche tematiche, in una logica di “sportello aperto”.
    La serata è invece dedicata ai genitori.

    Dalle ore 20.30 alle 23 circa, presso la sala convegni di Villa Recalcati, si terrà infatti un incontro con ingresso libero fino ad esaurimento dei posti, in cui psicologi esperti del settore e rappresentanti del mondo della scuola tratteranno i temi: scuola, famiglia e regole; l’adolescente e il suo mondo: manifestazioni di disagio e fattori di rischio; bullismo, aggressività e disagio dell’adolescente: come prevenire e intervenire.

    «Vorrei sottolineare il metodo di questo progetto che offre l’opportunità ai professori e genitori di seguire differenti step durante il percorso studiato e inoltre – ha dichiarato Rossella Di Maggio dell’Usp – occorre tenere in considerazione come in fase di progettazione ci sia stata la collaborazione di diversi enti. Infine il target: saranno coinvolti gli alunni delle medie, poiché si tratta dell’età più delicata».

    Durante il convegno verranno inoltre illustrate le successive tappe del progetto.

    “Quando il gioco dura poco… Prevenire ed intervenire” si svilupperà infatti durante tutto l’anno scolastico.

    A fine febbraio si terranno a Varese, Saronno e Gallarate dei corsi di formazione rivolti ai docenti sulle strategie di prevenzione del bullismo, a cui seguirà una consulenza personalizzata agli insegnanti a supporto dell’applicazione delle strategie apprese in aula. «Si tratta – ha puntualizzato Pierluigi Pezzotta dell’Ipse – di un percorso non invasivo e che punta con decisione sulla formazione, poiché la nostra volontà è quella di fornire strumenti adeguati per affrontare la problematica».

    Inoltre tra febbraio e marzo le scuole interessate ad approfondire la tematica dei comportamenti passivi e aggressivi in adolescenza., tramite i dirigenti scolastici e/o le associazioni dei genitori, potranno richiedere l’attivazione di incontri di informazione e sensibilizzazione rivolti alle famiglie.

    I genitori che parteciperanno a questi appuntamenti potranno iscriversi successivamente ad uno specifico corso di formazione articolato in 3 incontri serali, che si terrà tra aprile e maggio e che avrà per tema le strategie di prevenzione.

    Tutte le iniziative sono realizzate a titolo gratuito.

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  10. Io vado a vedere... poi ne parliamo.
    Luca

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  11. i miei figli sono ancora piccoli, ma devo dire che ho trovato questi incontri svolti a varese molto interessanti soprattutto il modello del fiume ed il fatto che non esistano ricette pronte, ma ogni giorno bisogna cercare cosa funziona meglio,grazie
    spero di poter partecipare ad altre iniziative del genere
    nic

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  12. Purtroppo , come sempre quando accade qualcosa di non solito tra i giovani ci si chiede ??????,ragazzi normali nooooo!!!,
    come i miei noooooo!!!!!,qualcono si ricorderà di voi , ma cosa c'entra l'educazione,la famiglia o l'oratorio.
    Occhi tanti occhi ,vedere ,sentire,gente si cambia. Il mondo dell'immagine continua a creare mostri e vittime .
    NICOLA

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